A costo di attirarmi le ire di tutta la compagnia, devo dire che non mi piace. Non mi piace tutta questa volgarità offensiva, e non parlo di parole, ma, per dirla così, di idee. Anche se sappiamo bene tutti di chi è la colpa. "Culo flaccido". Tutte queste puttanelle che la danno al primo venuto: non gli fa "ribrezzo" quando ricevono soldi sonanti, gioielli, poltrone o poltronciine.. quando gli fa comodo non vanno tanto per il sottile. Mi dispiace ma io sto dalla parte del rispetto dell'uomo, qualunque uomo, compreso Berlusconi, in questi frangenti. o donna, si capisce. E già che ci sono, come mai la Melandri (pd) è diventata così stupida? si è inventata che su figlia (già stronza a 12 anni) le ha chiesto, mentre chiacchierava con le sue "amichette": mamma, ma è normale che una persona così anziana vada (notare il verbo) con delle minorenni? (notare il termine "tecnico". Vorrei suggerire a quella bamboccia di chiedere a sua mamma: E' normale che un uomo vada con un altro uomo? e poi riferire in direzione del pd la risposta della Mamma.
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lunedì 31 gennaio 2011
martedì 18 gennaio 2011
demagogia
Ho visto in uno scorcio della trasmissione di Gad Lerner ieri sera un altro mondo. Possibile che non mi sia mai accorta della sua esistenza? Una massa indistinta che si manifesta solo negli scioperi e dimostrazioni. Eppure è lì da sempre, agisce, eccome, da sempre incidendo a volte anche in profondità nella nostra società. Parlo degli operai, intervistati nella "notte del Referendum" (in realtà due) fuori dai cancelli del Mirafiori. Erano in tanti a notte fonda perché c'era il referendum, ma anche in giorni normali ci sarebbe un via vai di gente che comincia o finisce il turno.
L'impressione che ne ho avuta è stata complessa. In un primo momento avevano il comportamento di animali in gabbia che "colloquiano" col visitatore ignaro e però curioso, magari anche con un pizzico di morbosità: Ma come faranno se gli scappa la pipì mentre sono "alla catena"? (espressione che rafforza la somiglianza con animali in gabbia); A qualcun altro viene chiesto sui turni, sul diritto di sciopero se resterà. Poco per volta mi sono accorta che sono sì umani, ma diversi da noi, che operai non siamo. Chi di noi si terrebbe la pipì per ore? o accetterebbe di farsi venire potenti tendiniti o peggio stando alla catena? o farebbe tutto di corsa, se no la produzione va in malora o l'incidente potrebbe capitare in ogni momento? Ma anche nella vita di tutti i giorni, poco tempo e pochi soldi, sono altra cosa da noi: chi farebbe centinaia di km per lavorare? Deve essere perché sono allenati, allenati anche ad obbedire e a sopportare.
Allora ho pensato proprio che tanto umani non sono, che devono essere diversi da noi, noi quelle robe lì mica le faremmo. Ma ad un certo punto vien fuori proprio da loro la domanda-chiave su tutta la faccenda-referendum, una domanda che, se non la si coglie, non si coglie nient'altro:
se gli operai non rispettano l'accordo, è un patatrack
e se non lo rispetta la FIAT?
domenica 16 gennaio 2011
SCALFARI E IL REATO
Dalla bella, lucida mente di Eugenio Scalfari, spesso escono articoli come questo: pacato, razionale, comprensibile anche da chi non vuole comprendere (da la Repubblica di oggi). Si llegge, verso la fine dell'editoriale:
(. ..) "Il reato, qualsiasi reato, riguarda l'intimità e la privatezza delle persone. Una persona ne uccide un'altra, oppure la rapina, oppure la deruba, oppure la truffa, oppure la stupra. Come avvengono questi atti? Nel buio, in una casa, in una strada deserta, nell'intimità dei rapporti. Quando il magistrato inquirente ha notizia di un reato e apre un'indagine su quell'ipotesi, deve agire inevitabilmente sulla privatezza delle persone, delle famiglie, dei luoghi sospetti. Le indagini giudiziarie riguardano quei luoghi e quelle persone, ovunque abbiano operato.
È bene tenere a mente questo punto che il premier disconosce e i suoi turibolanti altrettanto. Se poi la persona sospettata riveste anche ruoli pubblici, ci sono ovviamente ricadute, ma l'istruttoria e il processo si svolgono nel contesto privato dove gli atti delittuosi sono stati commessi. Chi ritiene eversivi questi modi di procedere, ritiene in realtà eversiva la giustizia e il potere giudiziario nel suo complesso. Il che è gravissimo e, questo sì, eversivo"
.
Quanta chiarezza espositiva e amore per la verità! Quanti tra i numerosi e stomachevoli pennivendoli oggi in azione saprebbero reggerne il confronto?
venerdì 14 gennaio 2011
Al posto della Bibbia
Come? Credete che io menta? Ma se ho giurato sulla testa dei miei figli!!
(S. B.)
domenica 9 gennaio 2011
sentieri selvaggi - emozioni
Conosco bene questo film che avrò visto una ventina di volte (Sentieri selvaggi - the searcher - titolo molto appropriato perché è il loro punto d'onore cercare (search)i responsabili dello sterminio della loros famiglia, per farne dio sa che cosa, visto che con ogni probabilità hanno anche rapito la nipotina. Forse anche violentata o uccisa, o, quel che è il pensiero più intollerabile, trasformata in una squaw .
Siamo nel pieno delle guerre con gli indiani e io trovo che Ford abbia fatto il suo film oggettivamente più razzista (pur se a parer mio stupendo, forse il suo migliore). Però, una volta scoperti gli elementi razzisti non possiamo non tener conto del fatto che è John Wayne il razzizta puro, quelli che gli stanno attorno lo sono assai meno. Odia il nipote Martin perché è un mezzo-sangue, considera "deturpata" la nipotina Debbie forse andata in "sposa" al Capo Scout e quindi deve ucciderla. Ancora: irride crudelmente alle credenze indiane secondo cui chi muore senza occhi vagherà eternamente per l'inferno - e quindi appunto, quando trova un indiano morto, gli schiaccia gli occhi, ecc.. E' però come se Ford ci chiedesse conmprensione per il personaggio Ethan-Wayne che deve averne passate tante (in questo film gli Indiani sono del tipo 'cattivo'.)
Il soggetto, e soprattutto la sceneggiatura è di grande respiro, capace di alternare in felice equilbrio dramma, quotidianità e perfino commedia.
E' indubbiamente un film di grande bellezza formale, con scene indimenticabili (il silenzio e i colori del tramonto quando, dopo pochi attimi la famiglia di Wayne verrà sterminata; lo sguardo tenero e sorpreso che la bambina rivolge a Scout che si appresta a rapirla; la scena finale con Ethan che solleva la bambina da terra e, tenendola tra le braccia, la porta a casa. E' un momento di grande commozione, nostra e del protagonista che si "umanizza" tenendo tra le braccia la bambina - ormai una giovane donna, forse "contaminata", ma non ha più importanza.
Sullo sfondo l' onnipresente Monument Valley per la quale Ford ha una vera passione. Ma proprio "passione" è la parola - chiave di questo e di altri film fordiani: passione e malinconia per un mondo che non c'è più. E con lui se n'è andato anche il film "western" classico che non ritroveremo mai più negli anni successivi
giovedì 6 gennaio 2011
mercoledì 5 gennaio 2011
Agli italiani piace la lirica?
In molti film-comedy americani i protagonisti (maschi e femmine) hanno la passione per la musica lirica che appena possono ascoltano, fanno ascoltare, e perfino cantano (magari alla buona) dimostrando una certa competenza e conoscenza dell’argomento. Se pensiamo (e in gran parte lo pensiamo) che certo cinema trae spunto dalla realtà, dobbiamo credere che delle due l’una: o gli autori raccontano balle; oppure molti giovani (ovviamente di una certa cultura e classe sociale) apprezzano e amano proprio i nostri autori: Verdi, Puccini, Bellini…
Non ho fatto indagini, ma così, a occhio, mi pare che in Italia , la Patria del Bel Canto, non ci sia niente del genere; non dico i ragazzi, ma anche i giovanotti e molte persone di mezza età manifestano disinteresse per la materia e, di conseguenza, una assoluta e quasi compiaciuta ignoranza
.
Vorrei che mi autaste in questo mini sondaggio rispondendo grosso modo a queste domande:
1) avete mai ascoltato un’opera lirica intera o almeno un terzo?
2) a teatro o in tv?
3) ricordate il titolo?
4) piaciuta?
O sì
O un po’
O per niente
O altre risposte
Date qualche risposta, per favore; se rispondono solo gli appassionati, sto fresca!
Grazie!
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