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giovedì 11 novembre 2010

numeretti

Adesso sta per concludersi se dio vuole l‘era berlusconiana; per quanto l’ottimo Panebianco, forte del suo fragrante cognome, ci abbia messo in guardia contro probabili colpi di coda. Comunque sia, adesso è tutto un pullulare di profonde riflessioni critiche su che cosa è stato il berlusconismo e come non cascarci mai più. Contemporaneamente chi fa politica capendoci qualcosa avrebbe già capito che per farla bene ci vuole più concretezza e meno frasette del tutto inutili. Ma questo scritto non riguarda Berlusconi e i suoi accoliti. O meglio, non solo loro.
Ma ci avete fatto caso di quanto la smenano con tabelle e cifre? Non parlo dei dati statistici del povero Pagnoncelli, vittima sacrificale di chi lotta per imporre la propria verità; parlo dei dati economici, il pil, la spesa pubblica, la disoccupazione e compagnia bella. E fanno bene a parlarne, si capisce. Anche perché non sono tanto difficili da capire. Ma sono dati sempre diversi! Infatti nei vari dibattiti politici e talk show, tutti con gli stessi “ospiti” che fanno il giro delle sette chiese, non ce n’è uno che sia sprovvisto di cartellina la cui lettura è di solito preceduta dalla frase: la ringrazio di avermi posto questa domanda….ho qui appunto i dati …e giù a sciorinare cifre e litanie. Qualcun altro si tiene pronto per il suo turno…allorché potrà con piena soddisfazione smentire il collega con dati del tutto diversi. Senza scomporsi. Ma porco di un cane, dove vanno a raccogliere i dati costoro? Com’è possibile che dati così importanti: il Pil, il debito pubblico, la disoccupazione, il tasso di crescita, ecc. siano così diversi da una cartellina all‘altra? Oppure barano correggendo i numeri mentre li leggono? Tanto, anche se il vicino se ne accorge, non ci fa caso…can no magna can, si dice dalle mie parti.

3 commenti:

  1. EVVIVA!!!
    Brillante esordio di un nuovo blog che mi è particolarmente caro.
    Essì, cara mia,tutti danno i numeri, ma qualcuno li da' più degli altri ed è ora che si faccia curare.
    Attenta però a quei 'porco d'un cane'.Perchè non dire,per cambiare, 'porco gatto' o 'porco pollo'?
    Tu non lo puoi ancora sapere,ma io adoro i cani.
    (Scherzo franz90)
    Libera di dire ciò che vuoi, anche 'porco Silvio'

    Benvenuta!
    Cristiana

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  2. Sei un'attenta osservatrice a quanto pare.
    Nelle varie trasmissioni di politica osservo e ascolto anch'io le cose sballate che vengono dette e fatte.
    Non so se hai notato quante volte, allorchè parla l'avversario, la TV inquadra l'altro e il soggetto rendendosi conto di ciò inizia a scuotere la testa e a sghignazzare.
    Che spettacoli tristi.
    Non riesco a digerire l'arroganza di quelli del centro destra.

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  3. Sì!,è vero che scuotono la testa appena vedono di essere inquadrati! Specialisti Bondi e Lupi. Ma premesso che in questa classe politica sono tutti uguali - direbbe Grillo - non mi pare invece di aver notato simile pagliacciata in elementi dell'altra parte. Vive la difference!

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